Nell’ultimo Consiglio dei ministri è stata confermata l’ipotesi ‘election day’. Scontro Pd e M5s sulla scuola.
ROMA – E’ durato oltre due ore il Consiglio dei ministri del 21 maggio 2020 con il Governo che ha affrontato diversi argomenti. Nella riunione, come confermato dall’Adnkronos, è stata confermata l’ipotesi di organizzare l’election day per il 13-14 settembre. Per dare il via libera definitivo, però, serve l’accordo di tutto il Parlamento.
Al momento, questa ipotesi non convince l’opposizione ma anche parte della maggioranza con Italia Viva e Leu che hanno qualche perplessità sull’idea avanzata da Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle.
Approvato il decreto missioni
Nel Consiglio dei ministri è stato approvato il decreto missioni. All’interno della misura c’è la missione europea Irini per attuare l’embargo e bloccare l’ingresso delle armi in Libia.
La maggioranza ha parlato anche del piano shock che continua ad essere un punto fondamentale del programma messo sul tavolo da Italia Viva. “Ho riproposto la questione nell’ultimo Cdm – ha detto la ministra Bellanova ai microfoni di Diritto e Rovescio – su questo c’è un impegno del Governo. Il presidente del Consiglio sta lavorando ad un provvedimento che si chiamerà semplificazioni e in questa misura c’è tutto quello che noi riteniamo ci debba essere attraverso il piano shock“.
Scontro sulla scuola
Resta, invece, lo scontro sulla scuola. Dopo il Consiglio dei ministri era in programma un vertice di maggioranza per trovare l’accordo ma il tutto è slittato alla giornata di venerdì 22 maggio 2020.
Il nodo del mancato accordo resta quello sul concorso dei docenti. La ministra Azzolina ‘spinge’ per farlo in maniera normale con quiz a crocette e i vari step da superare. Idee diverse, invece, da parte di Pd e Leu che vogliono per un concorso a titolo vista anche l’emergenza coronavirus. Ipotesi condivisa anche dai sindacati che minacciano uno sciopero nelle prossime ore.